COMUNICATO STAMPA
MOTOSLITTE SULLE OROBIE
Si evidenzia come tra le problematiche collegate al mondo della montagna invernale e della sicurezza
delle persone, una delle gravi criticità è rappresentata dalla presenza di mezzi meccanici per attività non
autorizzate, e in particolare l’uso di motoslitte per scopi ludico-sportivi e agonistici nell’ambiente innevato
alpino fuori da tracciati dedicati e protetti.
La proposta del CAI sull’utilizzo di mezzi meccanici nell’ambiente montano, dichiarata nel
documento approvato
dal Comitato Centrale in data 15 luglio 2006, esprime in specifico al titolo
‘MOTOSLITTE’ come “l’accesso con motoslitta deve essere consentito solo su strade pubbliche o su strade agro-silvo-
pastorali per gli aventi diritto; qualora si considerasse la motoslitta per attività di tipo agonistico devono essere individuati degli
itinerari dedicati, che non interferiscano con l’ambiente naturale in primo luogo e con gli itinerari sci alpinistici e di fondo
escursionistico in secondo luogo”.
La normativa della Regione Lombardia, Deliberazione Giunta Regionale 8 aprile 2009 - n. 8/9275,
“Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in
attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97, prevede espliciti divieti all’uso delle
motoslitte. In particolare Allegato C (divieti, obblighi, regolamentazioni e ulteriori disposizioni per
ciascuna tipologia ambientale. Tipologia: AMBIENTI APERTI ALPINI): “È vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili e in rapporto all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e all’approvvigionamento delle derrate alimentari e dei materiali d’uso corrente”.
L’Unione Bergamasca CAI della Provincia di Bergamo esprime profonda preoccupazione per iniziative di
Amministrazioni locali che si propongono di regolamentare l’uso delle motoslitte, e permettere a questi
mezzi pesanti motorizzati di muoversi sul territorio montano innevato, senza tener conto della fragilità
dell’ambiente alpino e della fauna selvatica che in inverno vive uno dei momenti più cruciali per la sua
sopravvivenza.
Inoltre non si tiene in un alcun conto l’incolumità, la sicurezza e il rispetto degli scialpinisti, fondisti ed
escursionisti con o senza ciaspole, ma anche di tutti i turisti e le famiglie a piedi che ricercano uno scorcio
di silenzio e bellezze all’interno del Parco delle Orobie Bergamasche nel periodo invernale.
Il rumore e la pesantezza delle motoslitte, e la loro guida anche ad opera di persone non formate alla
conoscenza e pratica della montagna invernale, accentuano il pericolo di valanghe, sempre in agguato, in
danno degli altri frequentatori, ma anche delle stesse persone motorizzate.
Alla luce di quanto sopra l’Unione Bergamasca CAI della Provincia di Bergamo chiede con forza ai
Rappresentanti di Istituzioni, Enti e Forze dell’Ordine di vigilare per il pieno rispetto delle leggi, e per la
tutela della sicurezza e salute di ogni cittadino, e anche delle nostre amate Orobie.
UNIONE BERGAMASCA
Sezioni e Sottosezioni
del Club Alpino Italiano
Bergamo, 29 gennaio 2021